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È COSÌ CHE VOGLIAMO CHE IN ITALIA CI SI OCCUPI DI DONNE?

“Ho imparato dal femminismo che l’aborto non è un diritto,” diceva la Ministra Roccella il 25 agosto scorso. “L’ideologia fluida non tutela le donne,” titolava una sua intervista qualche giorno fa. “Un bambino ha diritto ad avere una mamma e un papà, questo lo dicono tutti gli psicologi,” dichiarava a inizio 2023. Queste sono soltanto alcune delle assurde dichiarazioni della Ministra per le pari opportunità e la famiglia del governo Meloni. Dichiarazioni di bandiera, pericolose e estremamente distanti dalle reali priorità su cui si dovrebbe lavorare.��Nel 2020 in Italia ci sono stati 101 femminicidi. Nel 2021, 102. Nel 2022, 103. Durante la pandemia, la perdita del lavoro ha riguardato al 99% le donne e di tutti i nuovi occupati del 2022, soltanto il 10% sono donne. Nel 2023, l’Italia è ultimo paese in UE in termini di divari nel mondo del lavoro, sia per partecipazione (tasso di occupazione equivalente a tempo pieno e durata della vita lavorativa) che per condizioni (segregazione settoriale, prospettive lavorative e percezione di flessibilità oraria).

La risposta del governo Conte e di Draghi a questo quadro é stata quella di investire nel PNRR per creare maggiori opportunità a donne e giovani e di portare avanti una strategia nazionale per la parità di genere con obiettivi tangibili da raggiungere. Il governo Meloni invece? Per il momento, l'unica risposta alla condizione delle donne è stata quella di rimuovere il “bollino rosa” dal codice degli appalti nel PNRR e di lasciare che la Ministra Roccella continui a fare dichiarazioni oscurantiste senza lavorare per la parità.

Com’è possibile che la Ministra per le pari opportunità non lavori per raggiungere una parità concreta in termini salariali e occupazionali, per invertire i dati sui femminicidi e per scardinare i retaggi culturali radicati nella società patriarcale? Basta ideologia, che si inizi a lavorare concretamente. #8marzo

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