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Il Libano ce la farà ma ha bisogno del nostro sostegno

Ieri il Libano ha subito uno spregevole attentato terroristico rivendicato dall’ISIS, che ha causato 43 morti e centinaia di feriti. Un attacco che colpisce un Paese messo già fortemente sotto pressione dagli effetti umanitari della crisi siriana, che ha riversato nel piccolo territorio libanese più di un milione di rifugiati. Ho avuto l’opportunità di recarmi in Libano e ho visto una popolazione che, seppur tra mille difficoltà e in un contesto politico-istituzionale molto fragile, è determinato nel superare anche questa crisi.

Ma non può farcela da solo. Per questo motivo ho presentato una risoluzione, approvata in Commissione affari esteri, in cui chiediamo di fare di più per sostenere il Governo libanese e le agenzie delle Nazioni Unite che operano in quella che è la più grande crisi umanitaria dal dopoguerra. L’Italia ha sempre sostenuto che la chiave fosse un atteggiamento di maggiore responsabilità e solidarietà nel gestire i flussi di rifugiati e la loro accoglienza. Questo vale nei rapporti tra gli Stati membri, quanto con i Paesi terzi e con le comunità che più di tutte stanno svolgendo un fondamentale ruolo di contenimento dell’emergenza.

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