Spesso l’opinione pubblica critica l’export di armi poiché rischia di essere in contrasto con gli obiettivi della politica estera italiana. Ma cosa può fare esattamente un Parlamento perchè questo principio sia rispettato?
Durante un’audizione dello scorso gennaio in Commissione esteri, abbiamo ascoltato in videoconferenza Bobi Wine, il leader dell’opposizione ugandese, che ci ha riferito della situazione nel paese e, in riferimento alle repressioni da parte del regime nel novembre 2020 a Kampala, ha denunciato che le pallottole delle armi usate in quell'occasione fossero di produzione italiana.
Ricordiamo che la situazione in Uganda è tesa da diverso tempo: nel gennaio 2021 si sono svolte le elezioni presidenziali e parlamentari, che hanno visto come vincitore il presidente Museveni, in carica da 35 anni, in un contesto di alta tensione e gravi irregolarità. Di fatti, la campagna elettorale era stata caratterizzata da un'acuta militarizzazione che aveva causato la morte di decine di persone e l'arresto di centinaia di persone subito prima delle elezioni.
Insieme a Laura Boldrini, abbiamo presentato un'interrogazione per chiedere se risulta che le autorità militari ugandesi dispongano di munizioni e armamenti di fabbricazione italiana, e se l’eventuale esportazione di armamenti italiani verso l’Uganda non sia in contrasto con la legge 185/90 (che ne fa divieto verso paesi responsabili di accertate violazioni delle Convenzioni sui diritti umani).
L'interrogazione è stata discussa ieri: il governo ha dichiarato che le autorità ugandesi non dispongono di munizioni e di armi di fabbricazione italiana, e che l'Uganda non figura tra i paesi oggetto di sanzione da parte delle Nazioni Unite e dell'UE.
Il parlamento ha fatto il suo dovere, ed è molto importante che il governo abbia dato chiarimenti sulla questione di fronte al parlamento. La situazione in Uganda resta tuttavia preoccupante, e noi continueremo a mantenere alta l'attenzione sui diritti umani in Uganda e a dare seguito a questa vicenda, anche perchè durante l'audizione ci sono stati segnalati anche un rapporto tra l'ambasciatore italiano e il figlio del presidente Museveni (per approfondire: https://www.nigrizia.it/.../uganda-lambasciatore-italiano... ) e l'utilizzo di elicotteri italiani durante la campagna elettorale per intimidire i manifestanti (per approfondire: https://www.nigrizia.it/.../armi-alluganda-il-governo...).
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