“Gli stati riconoscono il diritto di tutte le persone con disabilità a vivere nella società con la stessa libertà di scelta delle altre persone e adottano tutte le misure efficaci ed adeguate.” Art 19 della convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità
La legge sul Dopo di Noi, approvata il 14 giugno in Parlamento, riconoscendo la necessità di vivere “a casa” e non in “struttura”, apre una nuova prospettiva esistenziale per le persone con disabilità e per i loro familiari, aumentando le possibilità di scelta in relazione a dove vivere e con chi vivere. Tale norma è di fatto rivoluzionaria poiché riconosce quanto la dimensione dell’abitare, del contesto di vita, del luogo di vita e delle modalità con cui essa si svolge, incidano sull’identità di cittadino, sul suo benessere, e sulla possibilità di dare un senso compiuto alla propria vita.
In questo senso essa sostiene concretamente e facilita l’attuazione del diritto alla vita indipendente sancito dalla convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità intesa come libertà di scelta di dove e con chi vivere, favorendo una concreta opportunità per l’affermazione e l’esercizio della propria autodeterminazione. Vivere in una casa e sentirla propria, aiuta infatti a superare il “confinamento” nel ruolo di ospite imposto dalle strutture di medie e grandi dimensioni.
Come spiega Marco Bollani in questo articolo su Vita, gli strumenti individuati dalla legge “possono essere letti a sostegno di una nuova prospettiva esistenziale”. Nella fattispecie, cito:
Polizze Assicurative :La possibilità, prevista dalla legge, di defiscalizzare dei risparmi attraverso appositi strumenti assicurativi a sostegno dei progetti di vita dei figli con disabilità introduce e riconosce anch’essa un principio di buon senso ancora una volte esistenziale. Essendo un dato oggettivo ed ampiamente riscontrato che le persone con disabilità fanno molta più fatica a trovare lavoro della generalità delle altre persone, appare logico agevolare le famiglie ad accantonare quote di risparmio in funzione dei bisogni di vita a cui andranno in contro i figli quando i genitori non saranno più in grado di assisterli o non ci saranno più.
Trust e Vincolo di Destinazione: Allo stesso modo gli strumenti del trust e del vincolo di destinazione dei beni patrimoniali costituiscono misure importanti per aiutare le persone e le famiglie a disporre con maggior sicurezza e nel rispetto della legge, gli affidamenti dei beni a beneficio dei figli con disabilità e delle persone o degli enti che ne supportano il progetto di vita.
“Il merito principale della legge dal punto di vista esistenziale” spiega Bollani “è quello di sostenere le persone e le famiglie a cambiare prospettiva : dall’attesa e dalla ricerca di un posto, di un servizio residenziale per le persone con disabilità, all’attivarsi per la realizzazione di un progetto di vita che ri-configura il ruolo della persona come cittadino a tutti gli effetti, utilizzando la casa e la dimensione dell’abitare come fulcro di un rapporto inclusivo più compiuto con la comunità in cui si vive. Delineando in tal senso le coordinate per un percorso di emancipazione dai genitori per tutte le persone con disabilità da disegnare quando ancora i genitori sono in vita.”
Disabled Young Woman in Wheelchair Enjoying outdoors.
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