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Noi non stiamo con Salvini. Da adesso chi tace è complice

“Noi non stiamo con Salvini. Da adesso chi tace è complice”. Non poteva esserci messaggio più semplice e netto in questi tempi. Mi è tornata alla mente una frase di Brecht: “Tuttavia non si dirà: i tempi erano oscuri. Ma perché i loro poeti hanno taciuto?”. Grazie per aver rotto il silenzio e aver riaffermato l’urgenza di una presa di posizione in questo tempo dominato dal pensiero populista.

Qui il link all’articolo.

Al grazie aggiungo: dateci una mano. So che il PD non è un partito perfetto, tutt’altro, ma siamo sostanzialmente, insieme a PiùEuropa e Liberi e Uguali, l’unica opposizione a Salvini. Abbiamo subito una netta sconfitta e dobbiamo elaborare una nuova visione di un mondo diverso, più giusto, più libero e accogliente. Per farlo abbiamo un urgente bisogno di aria, di idee, di speranze nuove. Abbiamo bisogno di ricostruire un dialogo con gli artisti, i musicisti, gli scrittori allo stesso modo in cui abbiamo l’urgenza di rimetterci in sintonia con le persone, i lavoratori, le donne, i giovani. Riprendiamo il filo del confronto, anche duro; abbiamo bisogno delle vostre critiche – mi rivolgo a chi ha firmato l’appello e a chi lo ha poi condiviso successivamente – come benzina per un motore inceppato. Litighiamo, discutiamo. Quali sono le speranze che possiamo tornare a suscitare? Per quali battagliare combattere insieme? Come guariamo l’Italia da questa paura del futuro che ci sta rendendo tutti più sfiduciati e deboli? Se non iniziamo a camminare insieme vincono gli altri. Il cammino sarà la nostra e la vostra ricompensa.

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