“Ho comprato un paio di scarpe con i tacchi e ho ascoltato il rumore che faccio quando cammino. E’ il rumore della libertà. Un suono che in Afghanistan non si sente più, perché i talebani hanno proibito alle donne di camminare con i tacchi, perché sono troppo provocanti.”
Sono le parole con cui Farzana, attivista afghana, ha voluto iniziare il suo intervento oggi all’iniziativa organizzata da @Le Contemporanee alla Farnesina, in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne.
Da anni i reazionari, i fondamentalisti e gli oscurantisti di tutto il mondo combattono una battaglia ideologica sul corpo delle donne. Dalla Polonia alla Nigeria chi vuole dire che è contrario ai diritti e alla democrazia lo fa reprimendo i diritti delle donne, umiliandone il corpo, restringendo la loro libertà. In Afghanistan con la disfatta dell’Occidente e il ritorno del regime dei talebani, si è tornati indietro di almeno vent’anni. Le donne non possono più lavorare, studiare, uscire di casa. Sui loro corpi, contro la loro libertà si sta scaricando la violenza fondamentalista dei talebani.
Quest’anno per il 25 novembre siamo con le donne afghane, contro ogni violenza nel mondo.
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