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Ballottaggio per il futuro di Milano: ecco perché votare Beppe Sala

Ecco le mie ragioni. Anzitutto, sono molto convinta della scelta della persona. In questi sei mesi, lavorando al fianco di Beppe, ho potuto apprezzarne le qualità che lo renderanno un buon sindaco. Beppe incarna e rappresenta il carattere di Milano. La sua città la conosce alla perfezione, con i suoi pregi da valorizzare e i suoi difetti da correggere. E’ una persona autentica, che serve Milano ormai da più di sette anni, ama lavorare sodo ed è in grado di risolvere problemi e produrre risultati.

Inoltre, credo che solo la coalizione di centrosinistra, con il programma che abbiamo realizzato in modo partecipato, saprà garantire continuità a questo periodo di grande positività e crescita che Milano sta attraversando. Certo, c’è ancora molto da fare: in alcuni quartieri periferici le condizioni di vita devono essere migliorate, soprattutto per contrastare la pessima gestione delle case dell’ALER da parte della Regione Lombardia di Maroni e del centrodestra. Noi vogliamo lavorare affinché Milano continui ad essere tra le città europee all’avanguardia in tema di politiche ambientali, per avere una città a emissioni zero entro il 2030. Bisogna rafforzare la capacità di promozione della nostra città a livello internazionale, così da creare anche nuove occasioni di lavoro. Solo il centrosinistra, la squadra che ha accompagnato Sala in questi mesi e le personalità che si sono rese disponibili a lavorare con Beppe, prima fra tutti Emma Bonino, sono garanzia che si potrà dare corpo a questa visione aperta, cosmopolita e di cambiamento di Milano.

Non è la stessa cosa se vince Parisi! A partire dalla qualità della composizione del consiglio comunale e dalla rappresentanza di genere, così come in materia di politiche ambientali e sociali, noi guardiamo avanti, mentre la coalizione di centrodestra vuole farci fare passi indietro, per riportarci agli anni ’90. Insomma, si confrontano davvero due idee diverse di città…

Questo è un voto che riguarda il futuro di Milano, i prossimi cinque anni della nostra città. Lo ribadisco perché non dobbiamo farci confondere sulla partita che stiamo giocando, che riguarda le politiche per la città e le priorità dei milanesi. Lo ha spiegato bene ieri Giuliano Pisapia, in una bella intervista al Corriere.

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