Lo scorso 10 gennaio il governo ha approvato il cosiddetto “Piano Mattei” per l’Africa. Da quello che ci è stato raccontato è chiaro che questo piano sia una scatola vuota avvolta da un aura di mistero: non si capisce quale sia il progetto, in che modo sia diverso da strumenti usati in passato per la cooperazione internazionale, chi lo dirigerà e quali siano i veri interlocutori a cui ci rivolgiamo. Nei prossimi giorni, il 28 e 29 di gennaio il governo inviterà diversi Primi Ministri e Ministri degli Esteri africani per raccontare loro questo progetto e per dirgli che l’Italia investirà nell’Africa. Peccato che non ci siano soldi per farlo e nemmeno una visione con cui farlo.
Se il governo volesse fare sul serio, noi saremmo i primi ad aiutare, anche perché il futuro dell’Italia e dell’Europa passa dal continente africano. Ma per come stanno le cose al momento sembra soltanto che il governo voglia farci fare delle figuracce internazionali; e noi vorremmo evitarle.
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