Condanniamo le parole omofobe e sessiste sul calcio femminile
- Lia Quartapelle
- 20 mag 2015
- Tempo di lettura: 1 min
Il presidente della Lega Nazionale Dilettanti, Felice Belloli, durante la riunione del 5 marzo 2015 del consiglio di dipartimento del calcio femminile della Lega Nazionale Dilettanti, si è espresso, come riporta il verbale della riunione, a proposito del calcio femminile con queste parole: «Basta! Non si può sempre parlare di dare soldi a queste quattro lesbiche»
Come rappresentante delle istituzioni ancor prima che come donna, mi sento vicina alle sportive nella difesa dei valori dello sport e nella denuncia di un gravissimo atto di discriminazione. Le parole omofobe e sessiste del presidente Belloli sono piene di disprezzo per il calcio femminile e sono incompatibili con i valori di parità di genere e rispetto dell’altro di cui in particolare il calcio, che rappresenta la disciplina sportiva più popolare nel nostro Paese, dovrebbe farsi portatore.
I vertici del Coni, della FIGC e anche lo stesso Matteo Renzi hanno condannato la frase incriminata ma il danno d’immagine al calcio italiano resta incalcolabile in quanto tale dichiarazione è rimbombata anche fuori dall’Italia. E’ stata riportata dall’Equipe a Parigi, la Bild a Berlino, Marca a Madrid, da Guardian, Times e Bbc a Londra, dai quotidiani sportivi statunitensi e russi e addirittura dalla stampa indonesiana.
Insieme alla collega e amica Laura Coccia, abbiamo presentato alla Camera dei Deputati una interrogazione a risposta scritta per spronare il Governo ad assumere iniziative, anche attraverso apposite campagne informative, per contrastare ogni forma di discriminazione basata sull’orientamento sessuale, con particolare riguardo al mondo dello sport.
Comentarios