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CONGEDO DI PATERNITÀ OBBLIGATORIO

Se la natalità è così centrale per il governo di Giorgia Meloni e per la nuova Ministra della “Famiglia, natalità (appunto) e pari opportunità” Roccella, che lo dimostrino. Non bastano slogan in cui si dichiara che la denatalità è un grande problema per il nostro paese. Così come non basta parlare di maternità come un problema delle donne soltanto. È necessario ragionare sulla società in generale, sui motivi che frenano i cittadini e le cittadine a fare figli e sulla mancanza di strumenti che aiutino le persone a prendere questa decisione.


Infatti, diversamente da quanto dice la ministra Roccella, la denatalità preoccupa anche la sinistra, con la differenza che le soluzioni su cui ragioniamo sono il risultato di una visione completamente diversa della famiglia, delle donne e degli uomini.


Per questo ho depositato la proposta di legge sul congedo di paternità obbligatorio elaborata insieme a Movimenta. Per poter dare un diritto in più agli uomini e sollevare di un carico le donne. Con questa legge si istituirebbe un congedo di paternità obbligatorio per un periodo continuativo di tre mesi per tutti i genitori che hanno costituito un’unione civile e per i padri lavoratori dipendenti pubblici, privati o autonomi. Questa legge si applicherebbe anche nel caso di adozioni, nazionali o internazionali, o di affidamento.


La migliore risposta a chi crede che cambiando il nome di un Ministero e imponendo una visione retrograda sulla “famiglia tradizionale” si possa risolvere il problema della denatalità in Italia, è trovare soluzioni che aiutino concretamente le persone. Una legge sul congedo di paternità, obbligatorio e retribuito al 100%, aiuterebbe l’organizzazione familiare di moltissimi cittadini/e e darebbe ai genitori uno strumento per poter coinciliare il lavoro e la famiglia più liberamente.


[Ringrazio per la foto in copertina mio papà e Elsa, mia sorella]





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