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Consiglio europeo: l’Italia ha raccolto la sfida dello sviluppo

In vista del Consiglio europeo di oggi, l’Italia ha raccolto la sfida dello sviluppo.

L’emergenza umanitaria e il problema dell’immigrazione irregolare non si risolvono con gli slogan, ma rafforzando la cooperazione con i paesi d’origine e di transito dei migranti. Attraverso una risoluzione, la Camera ha dato un mandato preciso al Governo: andiamo a Bruxelles per chiedere un’Europa solidale al suo interno, protagonista sulla scena internazionale e capace di promuovere la pace e lo sviluppo sostenibile nel mondo. L’aiuto allo sviluppo deve essere una chiave di quello che può fare l’Unione europea per risolvere alle radici le cause delle migrazioni. Per questo nella risoluzione approvata c’è l’impegno a promuovere tutte le azioni necessarie affinché l’agenda post 2015 sullo sviluppo sostenibile sia ambiziosa, trasformativa e inclusiva, al fine di dare un contributo significativo alla stabilizzazione e allo sviluppo delle regioni di origine dei flussi migratori.

Inoltre, in vista della Conferenza internazionale sulla finanza per lo sviluppo di Addis Abeba, il nostro Governo sosterrà un impegno europeo a favore del dimezzamento del costo delle rimesse, del contrasto dell’evasione fiscale internazionale e dell’introduzione di nuove risorse dedicate al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, a partire dall’applicazione di una tassa sulle transazioni finanziarie.

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