Significa essere nati e cresciuti qui, aver frequentato le scuole qui ma essere incastrati in documenti che cambiano continuamente forma e colore, non poter votare e sentire la propria voce silenziata costantemente. Questa non è un’Italia che guarda al futuro o che dà spazio a tutte le persone che la vivono. Questa è un’Italia fragile, che lascia indietro parte della propria popolazione. Noi crediamo in un’Italia diversa: in un’Italia solida, che lascia spazio a tutte le persone. Per questo abbiamo bisogno di una riforma della cittadinanza il prima possibile. Come ci ha spiegato Riham infatti, lo ius scholae è soltanto un primo passo verso la costruzione di un’Italia per tutte e per tutti, ma un primo passo che cambierebbe la vita a tantissime persone e famiglie. Se anche tu condividi questo pensiero di Italia, puoi leggere e firmare il manifesto “UN’ITALIA PER TUTTE È UN’ITALIA PER TUTTI” sul mio sito.
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