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Decreto missioni: l’Italia si impegna per la pace e la sicurezza internazionale.

Il 6 giugno abbiamo approvato alla Camera il decreto sulle missioni militari internazionali, di cui sono stata anche relatrice sia in commissione che in aula. Abbiamo confermato il grande impegno dell’Italia per la pace e per la sicurezza internazionale.

Questa mattina, invece, abbiamo votato la nuova legge quadro sulle missioni. Ora tornerà al Senato per l’approvazione definitiva, e ci servirà per avere un quadro giuridico più chiaro e una maggiore capacità di programmazione delle nostre operazioni militari e di polizia. L’obiettivo è infatti di assicurare coerenza delle singole missioni con le priorità della nostra politica estera.

La nostra linea è assicurare che l’impegno militare all’estero faccia parte di un disegno complessivo e articolato che includa parallelamente e coerentemente anche le attività civili e la cooperazione allo sviluppo. Non vogliamo soltanto mantenere il primato come contributori di truppe per le operazioni di peacekeeping delle Nazioni Unite, ma abbiamo anche stanziato 90 milioni di euro aggiuntivi per i programmi di stabilizzazione e di ricostruzione in favore delle comunità colpite dalle crisi e dai conflitti. Questi saranno in buona parti gestiti dalla nuova Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, che abbiamo creato con la legge di riforma della cooperazione italiana e che è già in funzione da sei mesi. Ora, però, l’Agenzia ha bisogno di integrare nuovo personale qualificato per entrare a regime. Anche su questo punto, sono particolarmente soddisfatta che il Governo abbia dimostrato attenzione e sensibilità, accogliendo l’impegno contenuti in un mio atto parlamentare di autorizzare l’Agenzia a bandire un concorso entro la fine dell’anno.

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