Dobbiamo ripensare radicalmente il Partito Democratico con un congresso: mentre al primo turno abbiamo retto contando su un elettorato che ancora si fida di noi, il risultato dei ballottaggi nel complesso ci dice che questo consenso non basta. Perdiamo gli insediamenti tradizionali e laddove non governavamo non siamo scelti come alternativa.
Ci serve al più presto un congresso, per capire le cause profonde della sconfitta, per rigenerarci con nuove battaglie e per tornare ad avere un insediamento tra le persone. Non si può più aspettare: l’Italia merita una alternativa alla destra dilagante, che sia credibile, rinnovata nella classe dirigente e determinata a costruire una nuova idea di paese.
PS aggiungo avendo letto le reazioni di alcuni esponenti del mio partito che attribuiscono la responsabilità della sconfitta a questo o quel leader. Se non capiamo che le ragioni della sconfitta sono storiche e profonde, legate a un cambio d’epoca internazionale e alle difficoltà del progetto europeo, se vogliamo fare il solito congresso per far prevalere questa persona su quella, beh allora facciamo prima a chiudere il PD. Serve uno sguardo lungo e voglia di volare alto, lasciando indietro rancore e personalismi. Io penso che il PD sia meglio dello spettacolo di fan che si azzuffano che qualche volta mettiamo in campo.
Комментарии