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Due storie dai seggi delle primarie PD e una morale

Storia milanese. Domenica verso le 18 al seggio 5 vie si sono presentati due coniugi di 84 e 83 anni. Erano arrivati a piedi dalla zona di corso Lodi – Brenta. Circa 6 km. Erano usciti di casa per cercare i “ gazebo” e non li avevano trovati. In piazza Castello hanno chiesto ad un vigile dove poter votare alle primarie. Il vigile gli ha risposto che era la domanda più gettonata e li ha mandati al seggio 5 vie. Ovviamente al seggio li hanno fatti votare anche se avrebbero dovuto votare all’Arci di via Oglio. I volontari del seggio erano davvero commossi della loro motivazione e dignità e gli hanno detto che gli avrebbero fatto scrivere un ringraziamento dalla Segretaria del PD di Milano.


Storia comasca


Un signore 96enne, vedovo da meno di un mese, che vive solo in un paesino del comasco. E’ uscito di casa domenica mattina cercando i gazebo per votare. Ha girato senza trovarli, ha chiesto a un vigile, che lo ha mandato al gazebo della Lega. Si è molto arrabbiato, è tornato a casa ha chiamato il figlio che abita in un’altra città che ha trovato su internet l’indirizzo del seggio giusto. Il signore è di nuovo uscito di casa, da solo, e a piedi si è recato a votare. Non aveva un candidato preferito, voleva solo partecipare per fare numero e dare un segnale.


Morale Queste sono solo due tra le tante storie di anziani che hanno fatto quanto potevano per andare a votare. Gli anziani, che hanno vissuto sotto la dittatura fascista e non lo dimenticano. Gli anziani che non vogliono tornare indietro, e ci ricordano che la democrazia si difende anche così.

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