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Il governo ha deciso di tagliare il fondo per le politiche antidroga

“Sono drogati, non se ne accorgeranno.”

Deve aver pensato così il governo quando ha deciso di tagliare il fondo per le politiche antidroga, per far cassa per il reddito di cittadinanza e la “quota 100” delle pensioni.

Avrebbe un lontano senso se il consumo di droga fosse diminuito negli ultimi anni, ma i dati del Libro bianco sulle droghe dicono che le segnalazioni di persone in possesso di stupefacenti per uso personale sono aumentate di quasi il 20% negli ultimi 4 anni. E sono aumentate soprattutto quelle di minori.


Ecco un esempio significativo di come questa legge di bilancio spende i soldi in modo sbagliato, con l’idea di fregare i più deboli perché tanto nessuno protesterà per loro. Anzi, magari con l’idea di speculare sulle emergenze sociali che ne derivano.

A Milano, per esempio, alla destra piace speculare sulla situazione del boschetto della droga a Rogoredo e del Parco delle Groane, anche con occasionali denunce e passeggiate in loco. Ma non ho visto nessun collega della Lega firmare l’emendamento che abbiamo presentato con Giuditta Pini per quintuplicare il fondo per le politiche antidroga. Solo slogan e niente soluzioni, chissà perché.


[Nella foto “La pietà di Rogoredo” di Cristina Donati Meyer]

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