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L’involuzione dello stato di Diritto in Turchia

Oggi abbiamo incontrato alla Camera il presidente della Commissione Esteri del Parlamento turco Taha Ozan, che  ha purtroppo confermato il deterioramento della scena politica turca. La gestione della storica questione della minoranza curda, cosi’ come la lotta al terrorismo e il consolidamento delle istituzioni dopo il tentato golpe del 15 luglio non possono degenerare nell’autoritarismo e non possono tradursi in una rinuncia delle garanzie democratiche e in una compromissione dei diritti e delle liberta’ piu’ fondamentali. Il rapido deterioramento di questi ultimi mesi ci preoccupa come Paese amico ed alleato del popolo turco. Una simile involuzione danneggia, infatti, non solo una parte politica e non solo un gruppo di cittadini, bensi’ l’intera nazione turca la cui stabilita’ e resilienza e’ fondamentale tanto dal punto di vista interno, tanto per la posizione geografica e la responsabilita’ che e’ chiamata ad assumere sulla scena internazionale.

Condanniamo fermamente l’arresto di parlamentari legittimamente eletti dal popolo e di giornalisti. Anche per la storia dell’Italia, proviamo un senso di repulsione per ogni involuzione che comprometta le garanzie dello stato di diritto. Il Governo turco e la maggioranza parlamentare dell’AKP hanno il compito di tutelare l’unita’ nazionale attraverso una dialettica politica democratica e assicurando le garanzie fondamentali di uno stato di diritto

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