Cosa succederebbe se da oggi fino alla fine dell’anno le donne europee smettessero di lavorare?
Dal 3 novembre le donne europee smettono di guadagnare. Siccome, a parità di lavoro, le donne guadagnano il 16,2% in meno degli uomini, gli ultimi 58 giorni dell’anno sono per le donne giorni persi. Non esiste un solo paese europeo, né un solo settore in cui la parità di retribuzione sia effettiva.
Tra le tante ingiustizie, questa è davvero senza senso. Non solo colpisce le donne e la loro dignità. Se le donne guadagnano meno a parità di lavoro è una perdita per le famiglie e per la società tutta. In Italia, nonostante il governo non sia sensibile su questa questione, dobbiamo continuare a lavorare su leggi che agevolino la conciliazione tra vita e lavoro, permettendo anche ai papà di avere dei congedi di paternità obbligatori e retribuiti. In Europa la Commissione europea ha lanciato un piano d’azione per colmare il divario salariale e ha stanziato 3,3 milioni di euro da destinare al contrasto degli stereotipi di genere.
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