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PERCHÉ CI SONO 11 STAZIONI DI POLIZIA CINESI IN DIVERSE CITTÀ ITALIANE?

Un rapporto dell'Ong Safeguard Defenders rivela che dal 2018 fino ad oggi la Repubblica Popolare Cinese abbia aperto centodue stazioni di polizia segrete oltremare senza aver comunicato ai governi locali ciò che viene fatto al loro interno. Le autorità cinesi dicono che questi posti di polizia vengono utilizzati per lavori burocratici, per gestire patenti, passaporti e questioni simili; ma il sospetto quasi accertato è che questi posti servano invece per monitorare - senza rispettare alcun processo legale - i dissidenti cinesi scappati all’estero.


Tra tutti, l’Italia è il paese che ospita il maggior numero di posti di polizia sul proprio territorio: undici tra Milano, Roma, Prato, Firenze, Bolzano, Venezia e la Sicilia. La vita dei dissidenti cinesi all’estero e dei 330.000 cittadini cinesi che vivono in Italia è a rischio. Per mettere luce sulla questione e avere una risposta chiara su quanto sta avvenendo, il 7 novembre ho presentato un’interrogazione al Ministro dell'Interno e al Ministro degli Affari Esteri.

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