Questa mattina, quando giungeva la notizia del nuovo naufragio al largo della Libia in cui hanno perso la vita più di duecento persone, alla Camera stavamo presentando il libro:” I Diritti annegati” di Cristina Cattaneo e Marilisa D’Amico. Il titolo è una tragica metafora di ciò che vivono i migranti e i loro familiari nel tentativo di attraversare il Mediterraneo ed arrivare alle nostre coste.
Alla crisi dei migranti, le nostre istituzioni hanno risposto rendendosi protagoniste di una bellissima storia italiana. Abbiamo dimostrato un senso di umanità e di flessibilità che non credo abbia avuto eguali nel mondo. L’Italia ha attivato un’operazione umanitaria senza precedenti per salvare le vite in mare e per restituire il minimo della dignità a chi non ce l’ha fatta. Grazie anche alla generosa collaborazione della società civile e delle università abbiamo fatto davvero tutto il possibile per recuperare i corpi delle vittime dei naufragi e per dare loro un’identità. Non solo rispettiamo le regole, ma ci imponiamo di agire in una cornice di grande umanità.
Come PD, fin dalla strage del 2013 abbiamo seguito e sostenuto l’azione di tutti i soggetti coinvolti nelle operazioni di salvataggio, di recupero e d’identificazione dei migranti. Ne siamo orgogliosi, ma pensiamo che questi sforzi necessitino di essere ulteriormente incoraggiati, tanto nella dimensione nazionale, quanto in quella europea e internazionale. Non ci arrenderemo fino a quando tutti i nostri partner, anche i più riluttanti, capiranno che alla crisi dei migranti è necessario rispondere applicando le regole più fondamentali di solidarietà e di condivisione della responsabilità.
Di seguito la mia intervista di oggi.http://liaquartapelle.it/wp-content/uploads/2016/11/QUARTAPELLE_031116-2.mp3
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