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Presto un’ambasciata italiana a Mogadiscio


L’Italia riaprirà presto una propria ambasciata a Mogadiscio: lo ha annunciato oggi il ministro degli Esteri, Federica Mogherini dichiarando inoltre che il governo di Roma ha nominato il primo ambasciatore italiano in Somalia dal 1991.

“L’ambasciatore Fabrizio Marcelli, già Capo dell’ufficio Diritti Umani della Farnesina, ha ricevuto il gradimento e presenterà le credenziali nelle prossime settimane” spiega alla MISNA Lia Quartapelle, segretario della commissione Esteri della Camera e ricercatrice del centro studi Ispi, aggiungendo che sono già in corso le verifiche di sicurezza per la riapertura della sede diplomatica.

La richiesta di riaprire l’ambasciata in Somalia era stata di recente al centro di un appello al quale avevano aderito politici, studiosi dell’Africa, ong attive nella cooperazione internazionale e associazioni umanitarie.

“La decisione di tornare a Mogadiscio con un’ambasciata e un ambasciatore accreditato è un riconoscimento politico forte nei confronti del governo somalo e del presidente Hassan Sheikh Mohamud” aggiunge Quartapelle, sottolineando la necessità di recuperare un certo ‘ritardo’ della presenza italiana nel processo di ricostruzione del paese, avviato nel 2012.

Tra il 2013 e il 2013, i governi della Turchia e della Gran Bretagna sono stati i primi a riaprire delle proprie ambasciate nella capitale somala ‘liberata’ dagli insorti Al Shabaab grazie a un’offensiva congiunta delle forze armate somale e dei caschi verdi della missione africana Amisom.

Dallo scorso mese di gennaio, l’Italia ha assunto il comando della missione di addestramento europeo Eutm e stipulato accordi di cooperazione nel settore della sicurezza con il governo somalo per un valore complessivo di oltre un milione di euro. “L’Italia – ha detto nel corso della cerimonia per il passaggio di consegne il primo ministro Abdiweli Sheikh Ahmed – è il paese che ci conosce meglio per gli antichi legami di amicizia, solidarietà e storia comune. Ad essa guardiamo per intraprendere un cammino sicuro verso la pace e la stabilità”.

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