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SABATO 25 NOVEMBRE IN PIAZZA PER L'ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA SULLE DONNE

La notizia dell'uccisione di Giulia Cecchettin ci ha lasciate sbigottite, furiose, spaventate, nonostante ce l'aspettassimo tutte. Giulia Cecchettin si aggiunge ad una lunga, lunghissima, infinita lista di donne uccise in Italia. Da inizio anno sono 105. 105 donne uccise, di cui 83 da un proprio familiare, un ex compagno o un attuale fidanzato o marito. E dopo Giulia è arrivata la notizia del femminicidio di Rita Talamelli e dopo di lei chissà quante altre dovremo ricevere. Spesso parliamo di uomini che compiono violenze sulle donne come dei "mostri," dei pazzi, come delle persone con problemi psicologici gravi, malate. Uomini presi da "raptus" improvvisi e inspiegabili. Questa narrazione, alimentata spesso dai giornali, è ciò che spersonalizza i carnefici, che li rende lontani, che ce li fa percepire come qualcosa di diverso da quello che siamo noi. Invece sta tutto lì il punto. Non sono qualcosa di diverso da noi, sono il frutto perfetto della società in cui viviamo e che dobbiamo sradicare.

Ci vediamo sabato 25 novembre a Milano in VIA BELTRAMI - LARGO CAIROLI alle ore 11 per chiedere che la violenza degli uomini sulle donne si fermi. Sarà una piazza di tutte e tutti, senza bandiere o loghi. Un presidio che sta coinvolgendo talmente tante realtà, cittadine e cittadini da aver bisogno di un punto di ritrovo ancora più grande rispetto a quello indicato precedentemente. Nessuno può sentirsi esentato quando una donna viene uccisa ogni tre giorni. Nessuno può rispondere solo di sé. È il momento che ognuno di noi si metta in gioco per sradicare le radici di questa cultura.

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