«Giorgetti ha detto che le sanzioni non sappiamo per quanto tempo possiamo mantenerle. Uno si è portato avanti con gli incontri e l’altro segue. Quella di Salvini con la Russia è una trattativa privata.»
Per Lia Quartapelle quella di Matteo Salvini con la Russia è «una trattativa privata». All’indomani dello scoop di Domani sugli incontri del leader della Lega con l’ambasciatore russo Sergej Razov, la responsabile Esteri del Pd, rimanda al mittente le accuse via Twitter di Matteo Salvini al Pd sulle armi: «Sono ridicole», e chiede ancora una volta quanto ha già chiesto il suo segretario Enrico Letta per non far finire tutto «a tarallucci e vino». «Deve spiegare pubblicamente, in ambito parlamentare e in sede di maggioranza» quali sono i suoi rapporti con la Russia. Finora, per la deputata gli altri leghisti, a partire da Giancarlo Giorgetti, non hanno preso le dovute distanze.
Salvini, rimarca Quartapelle, «è l’unico leader di un parlamento europeo che pensa di fare una trattativa privata con i russi. L’unico che ha incontrato l’ambasciatore russo nei giorni più critici mentre eravamo in pensiero per il pericolo dell’aggressione russa e degli ucraini. Sono preoccupata».
Del fatto che queste cose avvengano all’insaputa del governo con l’intenzione di confondere le acque. Anche se è evidente che si debba trattare e negoziare ma il fatto che lui lo faccia con Antonio Capuano, che ha anche rapporti di consulenza con l’ambasciata russa è inquietante. Come fa a sapere che la persona con cui lui si accompagna stia facendo gli interessi dei propri clienti piuttosto che gli interessi dell’Italia? Sono stupita di come un uomo dell’esperienza di Salvini possa affiancarsi a questi personaggi.
Comentarios