Le influenze straniere esistono. Le nostre istituzioni democratiche sono preziose ma fragili e sono a rischio di essere manipolate da interessi economici o da potenze straniere.
Lo dicevo quando ci sono stati tentativi da parte della Russia per influenzare l’esito del voto negli Stati Uniti o nel Regno Unito o quando agenti russi hanno provato a finanziare partiti della destra europea.
Lo ripeto oggi, di fronte ai gravissimi e vergognosi episodi di tentata corruzione che riguardano un esponente di Articolo 1, sospeso dal partito, e un’europarlamentare greca del PASOK, nel frattempo espulsa dal partito. La vicenda che apparentemente ruota intorno a Panzeri brucia particolarmente perché riguarda il tentativo di lucrare per depotenziare chi difende i diritti umani e dei lavoratori.
In alcuni casi i tentativi di influenza hanno la forma di bot russi che polarizzano il dibattito sui social dividendoci tra opinioni inconciliabili. Altre volte hanno il volto di un ex parlamentare che si fa strumento di corruzione per provare a condizionare la parte politica che più ha condannato le violazioni dei dritti umani di questo o quel regime. I tentativi di influenza sono insidiosi perché penetrano attraverso le aperture tipiche di un sistema democratico (il dibattito libero, l’uso non controllato dei social, il sistema regolato delle lobby).
Come mostra anche questa vicenda, nessun orientamento politico è immune a tentativi di influenza da parte di potenze straniere. Cosa si può fare?
Da un lato, favorire il più possibile la trasparenza su viaggi, regali, incarichi pagati e non per parlamentari, funzionari e ex parlamentari. Sia a livello del Parlamento europeo che dei parlamenti nazionali, incluso anche il parlamento italiano.
Dall’altro, non bisogna abbassare mai la guardia. L’unica reale difesa che hanno le democrazie contro le interferenze straniere è quello di trovare compattezza nel condannare chi si fa strumento di ingerenze e nel rafforzare le pratiche per la trasparenza dei processi democratici.
Infine, bisogna che ci siano conseguenze per quei paesi che provano a influenzarci. Il Qatar ha agito corruttivamente per migliorare la propria reputazione. Si potrebbe iniziare dal cancellare la presenza di primi ministri e presidenti europei alle semifinali e finali del Campionato di calcio in Qatar in programma nei prossimi giorni.
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