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VEDERE L'ITALIA DALL'UCRAINA

Mentre si teneva la Conferenza italiana per la ricostruzione dell’Ucraina voluta dalla prima ministra Meloni e dal ministro degli Esteri Tajani, ho organizzato la visita a Roma della delegazione parlamentare United for Ukraine (U4U).

È necessario discutere della ricostruzione economica dell’Ucraina: serve a essere pronti con piani e investimenti e serve a dare un orizzonte di speranza a chi combatte. Questo era l’obiettivo della Conferenza del governo, in cui sono state invitate più di 600 aziende italiane e 150 ucraine, ha discusso della ricostruzione dell’Ucraina e di come le aziende italiane potrebbero investire sul territorio ucraino. Ma non può essere l’unica cosa su cui ci si concentra: con Putin che continua incessantemente a bombardare le città ucraine e il numero di morti in continua crescita, sembra manchevole focalizzarsi strettamente sul lato economico senza tenere in considerazione cosa sta accadendo tra la popolazione civile ucraina e le domande che emergono nella nostra opinione pubblica rispetto agli scenari di guerra.


Questi sono stati i temi della delegazione parlamentare di U4U a cui hanno partecipato parlamentari ucraini e di alcuni paesi europei (Ivanna Klympush-Tsintsadze,Andrius Kubilius, Vadym Halaychuk, Juozas Olekas, Gerald Knaus, An Maria). United4Ukraine è una rete di parlamentari provenienti da tutta Europa, nata dopo l’inizio dell’invasione di Putin con lo scopo di rafforzare i rapporti tra parlamentari per il raggiungimento dei reali bisogni di cui l’Ucraina necessita.

Nei diversi incontri della delegazione (con le commissioni Esteri e Difesa della Camera e del Senato; con il ministro Tajani; con i think tank e la LUISS; con la società civile di MEAN e Sant’Egidio, nei colloqui con tutte le forze politiche) abbiamo discusso dello stato della guerra in corso, della solidarietà militare e civile, delle difficoltà dell’economia ucraina, delle prospettive di allargamento.

Scegliendo gli interlocutori, ho provato a dare loro uno stato dell’arte di come in Italia si vede l’impegno a fianco dell’Ucraina: non solo dal punto di vista politico, ma anche delle riflessioni strategiche sulla politica estera del nostro paese (abbiamo discusso a lungo di Mediterraneo e politica africana, e di come coinvolgere il sud globale nel contrastare l’aggressività di Putin), dell’impegno di solidarietà civile di tante associazioni italiane, del progressivo emergere di una fatica e assuefazione alla notizie della guerra nella opinione pubblica.


I parlamentari della delegazione hanno potuto spiegare che la più forte forma di contenimento della strategia di Putin è l’avvicinamento graduale ma definitivo dell’Ucraina nell’UE: come sappiamo dalla nostra storia, uniti siamo più forti. Hanno anche potuto spiegare cosa voglia dire per loro arrivare a una pace giusta, e quali sacrifici sono disposti a sostenere.


La delegazione U4U è già stata in visita a Berlino, a Stoccolma e andrà presto a Madrid. Sono stati due giorni intensi (abbiamo fatto 17 incontri) utili per capirsi meglio, e avere una visione più vicina e coordinata sull’impegno a contrastare l’invasione di Putin.







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